Percorrendo la strada comunale che da Anguillara porta a San Luca vedrete alla vostra desta, in corrispondenza del ponte detto "del morto" tanto per entrare in tema uno stagno circondato da canne palustri e da una fitta vegetazione. Vi presento il cosiddetto Gorgo della Novizza! A una prima occhiata potrà sembrarvi solo uno stagno, e in effetti lo è, ma se rimarrete qualche ora in uno dei bar di paese con i pensionati del posto vi posso assicurare che scoprirète che questo luogo ha in realtà una storia molto particolare. L'antichissima leggenda narra che un tempo al posto dello stagno sorgeva una chiesa, dove una mattina doveva essere celebrato un matrimonio. Iniziarono ad arrivare gli ospiti, amici, parenti e infine gli sposi. La sposa però non sembrava per niente gradire l'uomo che il padre aveva scelto per lei. Così si fece scappare che piuttosto di maritarsi con quel ceffo avrebbe preferito sprofondare: com'è, come non è, la terra si aprì inghiottendo chiesa, sposi e invitati. alé! In quel luogo si creò ben presto una fossa piena d'acqua che è tuttora chiamata il Gorgo della Novizza, da dove ogni tanto, di notte, si sente provenire il rintocco delle campane. Nel 1606 il Cittadella scriveva, a proposito del territorio di Anguillara, «[...] che contiene sopra verso l'Olmo il Gorgo della Novizza già ivi sommersa dove nottumamente se sole sentire soni, canti, strepiti et vedere fantasmi che mettono terrore dando percosse tall'hora ad alcuni». La leggenda popolare vorrebbe anche che lo stagno sia tanto profondo da non poter essere prosciugato: cosa non ci si inventa, pur di non cimentarsi in faticose imprese!
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tratto da "Misteri e storie insolite di Padova" -Newton Comption editori |